Libro di Hubert jr. Selby pubblicato nel 2003.
Il sogno americano è morto. Da un pezzo. Ma ognuno ha la sua droga per continuare a sognare: l’eroina, la televisione, il cibo, “Burqua” occidentali per evitare di guardare in faccia la realtà. “Requiem per un sogno” è la storia del “risveglio” di quattro personaggi, legati dalle illusioni di cui si nutrono per sopravvivere, e della loro lenta discesa all’inferno. Caratterizzato da una scrittura vibrante e “sensoriale”, il libro rappresenta l’altra faccia del sogno americano con una crudezza notevole, ma forte di una commovente capacità di penetrare e descrivere la psicologia umana, le sue debolezze, il suo bisogno d’amare e di credere, nei suoi momenti di pura grazia, nella fede che ci sarà comunque, altrove, un’altra possibilità.
Da questo romanzo è stato tratto l’omonimo film del 2000 diretto da Darren Aronofsky. Il film è diviso in tre sottosezioni, riferibili a tre stagioni, che a loro volta sono corrispondenti rispettivamente all’ascesa, al declino e alla caduta dei protagonisti. Manca, volutamente, la primavera, stagione simbolo della rinascita e della vittoria della vita sulla morte, come a sottolineare l’ineluttabilità del destino dei personaggi.
Tra i film sulla droga mi è piaciuto molto anche questo: https://wwayne.wordpress.com/2014/01/23/si-salvi-chi-puo/. L’hai visto?
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non l’ho visto, ma lo guarderò a breve, grazie per il consiglio 🙂
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Se ti va, poi fammi sapere come l’hai trovato. Se invece non dovessi più sentirti, per me avertelo fatto scoprire è già una grande soddisfazione. Grazie a te per la risposta! 🙂
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