sono stati giorni orribili per me e solo ieri sono riuscito ad asciugarmi le lacrime. Sono ritornato al Pratello, il mio luogo sicuro. In sella alla mia carrozza elettrica in compagnia della mia compagna siamo partiti dal Macondo. Spritz con Campari. Continuiamo, mangiamo qualcosa: Piadina Pratello. Mortadella, squaquerone e rucola, Crescione e calice di Sangiovese. Facciamo amicizia con persone che mangiavano e bevevano lì come noi, torno a sorridere. Continuiamo a bere, andiamo nel locale in cui non vado da anni: Barazzo. Faccio la foto con Drago, ordiniamo un bicchiere di vino Syrah. Rido ancora, finalmente, o forse ero già ubriaco sulla sedia rotelle, non lo so, ma sicuramente ero felice. Con la mia compagna decidiamo di andare in Piazza San Francesco, prendiamo un gelato nella Cremeria San Francesco. Molto buono, forse ero meno ubriaco o forse sono tornato a non stare troppo male. Decidiamo di tornare attraversando la piazza, un'amica che non vedevo da tempo viene verso di noi, saluti, baci, abbracci e sorrisi. Lei era bellissima come sempre, come se il tempo si fosse fermato e ci siamo salutati. Seduto sulla carrozzina pensavo: anche Alessia era sempre bellissima, anche per lei il tempo si era fermato, ma questa volta si è fermato per sempre. Ritorno a piangere pensando a lei. Arriviamo sotto casa mia, Teresa mi dice: vado a prendere Pippo. La mia testa non guarda più tristemente in basso, i miei occhi ora aspettano Pippo davanti la porta, sento il rumore di apertura e Pippo esce fuori senza guinzaglio correndo verso di me, salta sulla carrozzina, mi lecca, la faccia, la testa, Pippo era felice, lo ero anch'io, avevo smesso di piangere, ridevo e lo ringraziavo.
L’ha ribloggato su MetropoliZ bloge ha commentato:
“Chi resta in silenzio ha solo voglia di urlare”
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