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film Copycat – Omicidi in serie

Copycat – Omicidi in serie è un film del 1995 diretto da Jon Amiel.

A San Francisco due investigatori indagano su un serial killer. La coppia è formata da una donna, M. J. Monahan, e dal giovane Ruben Goetz, segretamente innamorato di lei e per questo malvisto dal suo ex che lavora nello stesso ufficio. I due chiedono aiuto alla psicologa criminale Helen Hudson, che non può uscire dal suo appartamento a causa della sua agorafobìa e d’un esaurimento nervoso che la porta a mischiare farmaci e alcool per superare l’angoscia che il suo vecchio persecutore, l’assassino Daryll Lee Cullum, possa evadere dal carcere. La donna lavora col suo computer in cui ha un vasto archivio di delitti seriali ed è supportata dal suo assistente gay Andy. Dopo un’iniziale riluttanza, la dottoressa accetta di collaborare con la polizia e scopre che l’omicida riproduce fedelmente le scene del crimine di famosi omicidi del passato. Quando l’assassino le invia una mail in cui per pochi istanti si vede il volto della sua prossima vittima, Helen si rende conto d’essere parte del gioco e inizia a sospettare che qualcuno sia entrato in casa sua, nonostante gli agenti di sorveglianza. Sa che per emulare appieno i suoi predecessori famosi deve uccidere anche lei ed essere arrestato per diventare famoso egli stesso. Dopo una serie di morti che coinvolgono molto da vicino entrambe le protagoniste, le previsioni della dottoressa si avverano: lei viene catturata, ma la poliziotta riesce a raggiungerla cadendo nella trappola dell’assassino, ma nel finale ogni minuto è un susseguirsi di colpi di scena e niente può essere dato per scontato.

In “Copycat – Omicidi in serie” di Jon Amiel (1995), gli attacchi di panico sono controllati con ansiolitici abbondantemente conditi con superalcolici. Sigourney Weaver interpreta Helen Hudson, una psicologa criminale di San Francisco che, in conseguenza di un attacco subito da un maniaco, soffre di attacchi di panico e agorafobia, e vive perciò rinchiusa in casa, munita di attrezzature tecnologiche d’avanguardia. Suo malgrado è coinvolta nelle indagini di un serial killer, che uccide con modalità uguali a quelle di famosi strangolatori della storia. Il termine copycat significa grosso-modo “imitatore” e i copycat crimes sono quei reati commessi come fotocopie di altri già avvenuti. La trama è centrata sulla figura di un serial killer, ma la complicazione è data dal fatto che la protagonista, proprio a causa dell’assalto subito, ha sviluppato un’agorafobia. La detective incaricata delle indagini è guidata da Helen sulle tracce dell’assassino, ma questi a sua volta sta braccando la psicologa. Helen, che assume continuamente cocktail di ansiolitici e superalcolici, sviluppa comunque diversi attacchi di panico. Forse la terapia non è quella più adatta alle circostanze.

 

Copycat Omicidi in serie – Wikipedia

Copycat Omicidi in serie – film DVD Amazon

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scrittore, lettore, autore, sognatore

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