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film Wonder

Wonder è un film del 2017 diretto da Stephen Chbosky.

La pellicola, con protagonisti Jacob TremblayJulia Roberts e Owen Wilson, è l’adattamento cinematografico del romanzo omonimo del 2012 scritto da R. J. Palacio.

Trama

New York, Stati Uniti. August Pullman, detto Auggie, è un ragazzino di 10 anni con una grave malformazione cranio-facciale, causata dalla sindrome di Treacher Collins, che gli impedisce una vita normale. Per poter vedere, sentire e respirare normalmente ha dovuto affrontare 27 interventi chirurgici e, per paura sia di complicazioni sanitarie che delle reazioni degli altri bambini, non ha mai frequentato la scuola, ricevendo sempre lezioni private. Quando è il momento per lui di entrare in prima media, i genitori Nate e Isabel decidono di mandarlo per la prima volta a scuola insieme agli altri bambini, presso la Beecher Prep School. Il preside, il signor Tushman, delega a tre studenti di nome Julian Albans, Jack Will e Charlotte il compito di fargli visitare la scuola. Julian si rivela diffidente ed antipatico e Charlotte mostra di riuscire a rendersi amichevole solo con un grande sforzo, mentre Jack prende subito Auggie in una sincera simpatia.

Una volta a scuola Auggie si rivela un ottimo alunno ma trascorre le giornate in solitudine. Persino durante la pausa pranzo, mentre tutti i tavoli sono affollati, al suo tavolo non si siede mai nessuno. Ad un certo punto Jack decide di avvicinarsi a lui e i due stringono un legame di amicizia. Nel frattempo Julian prende di mira Auggie con continue battute di cattivo gusto sul suo aspetto, tormentandolo insieme ad altri due compagni, Henry e Miles. Il giorno di Halloween Auggie, con indosso un costume, assiste ad una spregevole conversazione su di lui tra Jack ed altri compagni (che non si rendono conto di averlo accanto a causa del travestimento), sentendo dire a Jack di stare solo fingendo di essere suo amico per richiesta del preside e che si ucciderebbe piuttosto che avere una faccia come quella del compagno; Auggie, amareggiato, decide di non rivolgere più la parola a Jack.

Jack inizialmente non capisce come mai Auggie abbia iniziato ad evitarlo; in seguito si pente di ciò che aveva detto e fatto e si rende conto in cuor suo che l’amicizia che lo legava ad Auggie non era solo di facciata per accontentare il preside ma nasceva da un autentico sentimento personale. Jack capisce quindi che Auggie si era offeso perché aveva sentito le brutte cose che gli aveva detto alle spalle, si scusa scrivendogli tramite la chat di Minecraft dicendogli di non pensare davvero quelle cose e i due ritornano amici. Nello stesso periodo un’esperienza simile accade a Via, la sorella maggiore di Auggie, da poco fidanzata con un ragazzo, che riallaccia i rapporti con la sua storica migliore amica Miranda, da cui si era allontanata per sui problemi di accettazione. Nel periodo di Natale Auggie, a scuola, fa amicizia anche con una ragazzina di nome Summer.

Verso la fine dell’anno la scuola organizza una gita scolastica, a cui Julian non partecipa perché sospeso a causa del bullismo nei confronti di Auggie (del quale tuttavia, alla fine, si è detto dispiaciuto). Durante la gita, Auggie e Jack vengono aggrediti da tre ragazzi più grandi e, inaspettatamente, in loro aiuto arrivano proprio gli amici di Julian, Henry e Miles. Auggie, alla fine dell’anno scolastico, ottiene un importante riconoscimento dal preside: inizialmente deriso ed emarginato per il suo aspetto, è diventato un esempio ed ha stretto amicizia con tutti.

Wonder – Wikipedia

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Google Maps, percorsi per sedie a rotelle per combattere le barriere architettoniche

Articolo di Tom’s Hardware per il Fatto

In un articolo pubblicato nelle scorse ore sul blog ufficiale l’ingegnere software di Google, Sasha Blair-Goldensohn, racconta il suo lavoro per combattere le barriere architettoniche tramite l’integrazione in Google Maps delle indicazioni di percorsi adatti alle sedie a rotelle.

“Quando visiti una città e non vedi nessuno utilizzare una sedia a rotelle, non significa che quelle persone non ci siano. Significa che la città non è stata costruita in modo tale da consentirgli di far parte delle cose”. Si apre così, con una constatazione lucida ma amara dello stato di fatto il bell’articolo pubblicato nelle scorse ore sul blog ufficiale di Google e firmato da ‎ Sasha Blair-Goldensohn, ingegnere software di Google e uno dei 65 milioni di persone nel mondo che utilizzano una sedia a rotelle. Il lungo post racconta infatti la sua esperienza di persona con disabilità in una città piena di barriere architettoniche come New York e il suo impegno come ingegnere software di Google Maps per integrare le indicazioni di percorsi adatti alle sedie a rotelle, anche grazie al lavoro delle local guides.

Quest’ultimo termine indica quegli utenti che, attraverso le proprie recensioni e pareri su Google Maps, contribuiscono quotidianamente a fornire indicazioni preziose sui luoghi che conoscono e frequentano, ad esempio proprio rispondendo alle domande sulla presenza di accessi per sedie a rotelle. Questo enorme lavoro di “crowdfunding” delle informazioni, svolto quotidianamente da oltre 120 milioni di utenti nel mondo, ha consentito a persone come Sasha Blair-Goldensohn di integrare sin dallo scorso anno una nuova funzione che consente a questo tipo di utenti di scovare i percorsi adatti in oltre 50 milioni di posti del mondo.

Per chi ancora non conoscesse questa opzione di Google Maps, il funzionamento è semplicissimo ed è disponibile anche in Italia. Per usufruirne sarà sufficiente avviare l’app di Google Maps, scegliere una destinazione e selezionare la modalità mezzi pubblici. Ottenute le indicazioni, nella schermata in alto a destra basterà cliccare su Opzioni e, nella sezione percorsi, selezionare la voce Accessibile in sedia a rotelle.

“‎Le persone in sedia a rotelle che non vedi nella tua città? Sono state escluse, e potrebbero non essere in grado di far parte della società perché il loro ambiente non è accessibile”, ha spiegato Blair-Goldensohn durante l’International Days of Person With Disabilities, dove ha illustrato gli avanzamenti del progetto. “Questa non è una perdita solo per loro. È una perdita per tutti, compresi amici, colleghi e persone care di persone con disabilità. Sono grato a coloro che sono consapevoli dei problemi affrontati da persone come me per garantire che le nostre soluzioni aiutino veramente la comunità più grande”.‎

 

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Associazione Strabordo: viaggi in tutto il mondo oltre le barriere

L’associazione Strabordo (Straordinari a Bordo di Sogno) ha l’obiettivo di promuovere il turismo accessibile, organizzando viaggi di gruppo in tutto il mondo accessibili a tutti. I viaggi sono rivolti alle persone con e senza disabilità, con particolare attenzione all’accessibilità di spazi e luoghi per persone con disabilità motoria. L’associazione non fornisce assistenza, quindi i viaggiatori devono sempre essere accompagnati da un amico, insieme al quale essere completamente autonomo rispetto al viaggio scelto.

viaggi disabili

LA STORIA

L’associazione nasce circa 10 anni fa dall’idea di tre amiche (Valeria, Paola e Stefania) che hanno sempre avuto una grande passione per il viaggio e credono strabordo associazioneche esso sia il modo migliore per crescere e sperimentare nuovi modi di vivere. Hanno creato questa realtà per condividere con gli altri la loro passione e per permettere a tutti discoprire nuovi luoghi e muoversi in compagnia.

Strabordo crede fortemente nel valore dell’inclusione e dell’accoglienza, ritenendo che la diversità sia qualcosa di straordinario (da qui il nome dell’associazione) poiché è sempre una fonte di ricchezza sia per l’individuo singolo che per la società. Questo è lo spirito e la filosofia con cui Strabordo organizza ogni viaggio e crea un nuovo progetto, cercando di superare i limiti imposti dalla società e cercando di trovare delle soluzioni alternative.
Concretamente, l’associazione segue una procedura specifica nell’organizzazione di ogni viaggio, anche perché quando si viaggia in carrozzina è fondamentale conoscere in anticipo tutte le informazioni necessarie, rendendo l’esperienza il più possibile aderente alle promesse.

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