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Inaugurato a Bari il Centro di Eccellenza per la Robotica Riabilitativa dell’IRCCS Maugeri

Il progetto metterà al servizio di pazienti con disabilità con menomazioni delle funzioni sensoriali, motorie o cognitive, percorsi riabilitativi innovativi e personalizzati, utilizzano, tra le altre, strumentazioni come esoscheletri e guanti robotizzati

E’ stato inaugurato il 22 novembre, presso l’IRCCS Maugeri di Bari, il Centro di Eccellenza per la Robotica Riabilitativa, che rientra nell’ambito del progetto Fit4MedRob, finanziato dal Piano nazionale per gli investimenti complementari del PNRR per rivoluzionare gli attuali modelli riabilitativi e assistenziali per persone con menomazioni di vario grado delle funzioni motorie, sensoriali o cognitive e rendere accessibili le enormi potenzialità offerte dall’innovazione tecnologica migliorandone i percorsi di cura e accelerando il recupero funzionale.

Il Centro di Eccellenza per la Robotica Riabilitativa, realizzato all’interno dell’IRCCS Maugeri di Bari, struttura accreditata con il SSN, sarà dotato di dispositivi robotizzati sia per la riabilitazione degli arti superiori che inferiori che per la mano. Sarà in particolare presente una completa dotazione strumentale in grado di assistere le varie fasi riabilitative in funzione del grado di disabilità e delle capacità motorie residue.
Per l’arto inferiore sarà possibile avvalersi sia di sistemi robotizzati in grado di garantire l’allevio del carico e la posizione eretta durante il cammino sia di veri e propri esoscheletri, per l’arto superiore saranno presenti bracci robotici capaci di graduare l’intervento assistivo in funzione della disabilità, mentre per la mano saranno disponibili speciali guanti robotizzati per il recupero della capacità prensile e la mobilizzazione delle singole dita.

Le tecnologie saranno impiegate nel percorso riabilitativo di pazienti con malattia di Parkinson o in condizione di post-ictus, , con gravi lesioni cerebrali acquisite e mielolesioni, neuropatie, ma anche soggetti affetti da deterioramento cognitivo lieve e anziani fragili, nonché pazienti che necessitano di terapia occupazionale. Grazie alla robotica, combinata con l’esperienza dei professionisti della struttura, questi pazienti beneficeranno di soluzioni terapeutiche personalizzate per la specifica disabilità, con valutazione integrata in tempo reale della risposta, il tutto in uno scenario più stimolante per il paziente.

Il progetto di IRCCS Maugeri Bari in un primo momento vedrà il coinvolgimento di pazienti già in cura presso la struttura in trial sperimentali con attrezzatura robotica, con l’obiettivo di ampliare le evidenze scientifiche sull’efficacia di questa strumentazione, per arrivare in un secondo momento a erogare il servizio come pratica clinica, a disposizione del Servizio Sanitario Nazionale.

“Questo progetto rappresenta una grande opportunità per Maugeri perché consente di mettere a sistema la sua pregressa esperienza scientifica nel campo della robotica non solo attraverso la realizzazione del Centro di Eccellenza per la Robotica Riabilitativa a Bari ma anche mettendo a disposizione dei pazienti queste tecnologie in tutta la rete dei suoi Istituti sul territorio nazionale, a partire da quelli direttamente coinvolti nel progetto (oltre a Bari, Telese Terme per il Sud e Pavia, Montescano e Milano Camaldoli per il Nord)”, ha spiegato il prof. Giancarlo Agnelli, Direttore Scientifico ICS Maugeri.

Articolo su Disabili.com

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4 pensieri riguardo “Inaugurato a Bari il Centro di Eccellenza per la Robotica Riabilitativa dell’IRCCS Maugeri

  1. Ciao Piero, la tecnologia avanza,cresce e si diffonde, ho studiato e ho preso parte alla progettazione dei prototipi di questi ausilii tanti anni fa’. Sono un bioingegnere e sono specializzata in neuroingegneria. Poco più di un anno dopo la laurea ho avuto un ictus ed una grave cerebrolesione. Sembra un brutto scherzo del destino, ma è andata così. Ho fatto anche da ” cavia” per il braccio robotico prima come normodotata poi come disabile ( come dire di no al tuo vecchio corpo docenti?) Ora che lo vedo in uso un po’ mi emoziono. I primi che pensarono il braccio robotico lo chiamarono “manipolandum” noi che venimmo dopo lo chiamavamo scherzosamente ” braccio di ferro”.😁 Felice di essere stata di aiuto in un certo senso…tu potresti usare qualcosa di questi? Un saluto!

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      1. È stata davvero fatalità aver intrapreso un percorso di studi le cui materie sarebbero state parte integrante della mia vita. In realtà poi i centri riabilitativi che ne sono dotati sono pochi e le persone a cui viene fatta questa riabilitazione sono poche e molto scelte, Io per esempio quella del cammino non ho potuto mai farla perché non aiuta la mia dispercezione spaziale e quindi non servirebbe a niente. Per il resto ti abbraccio forte…

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